Descrizione
Dal 23 novembre 2024 al 9 marzo 2025 il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese presenta GOLD - While all Flow'rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose, mostra personale dell’artista italo-francese Thomas De Falco (1982) che apre il programma espositivo triennale ideato dalla neodirettrice Elsa Barbieri, alla guida dell’istituzione dallo scorso mese di giugno. Appositamente realizzata per il museo di Cavalese, la rassegna nasce in intima connessione con la natura e il territorio circostante, e muove verso un elogio della donna nel mondo attuale.
«La natura è il centro della mia ricerca. Il mio lavoro nasce dalle radici, dagli alberi, dalle foglie. Collegandola alla natura la scultura tessile prende vita» afferma l’artista.
Ma che cosa è la Natura? È radicata l’idea che sia una realtà molto concreta e al tempo stesso inafferrabile, che vogliamo dominare, trovandoci però spesso, se non sempre, nella condizione di confrontarci con la sua sublime forza, riconoscendo che in natura non esistono sopra o sotto, e non ci sono gerarchie, ma ci sono solo relazioni intrecciate dentro altre relazioni, che De Falco tramuta nelle forme scultoree della materia tessile che abilmente intreccia con la tecnica manuale del wrapping. Spesso, come è evidente nella selezione di opere allestita per l’occasione, egli agisce sulla dinamica di maturazione della natura congelando e inglobando rami, foglie, fieno, paglia (che raccoglie sul territorio in cui lavora), canapa, lana e preziosi filamenti naturali - come seta e lino - nei suoi arazzi e nelle sue sculture tessili.
GOLD, accompagnata dal verso della poesia The Garden di Andrew Marvell (While all Flow'rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose - Mentre tutti i flussi e tutti gli alberi si chiudono per intrecciare le ghirlande del riposo) intende restituire attraverso la selezione di opere quel che di magico appartiene alla capacità di cucitura dell'artista, come una sorta di ballata ancestrale tramandata negli anni che si offre secondo natura, ovvero che tiene conto anche della natura umana, che c’è, esiste e determina il nostro approccio al mondo sensibile.